giovedì 31 maggio 2012
Mam'zelle Paname
Et voilà, un'altra bambola depennata dalla lista dei desiderata: Mam'zelle Paname è finalmente mia. Grazie a Antonio Russo, presidente del doll collectors' club Italia, e alla sua sconfinata passione per le fashion doll. Capelli Biondo cenere, classica acconciatura bubblecut, occhi topazio, eyeliner grigio tortora e rossetto rosa corallo.
L'abito - originale - disegnato da Jacques Esterel eccletico fashion designer degli anni '60, è un delizioso A-dress in cotone blu Klein, con fascia centrale bianca e grossi pois in feltro grigio tortora. Purtroppo è senza scarpe, andate perse perché troppo grandi per i suoi piedi, un difetto di fabbrica che caratterizza queste bambole.
Nella sezione Archivio le scansioni dei booklet con gli abitini disegnati da Esterel in puro stile anni '60, una vera delizia.
Grazie a Par amour des poupèes per il materiale iconografico.
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lunedì 21 maggio 2012
Cacocuco ovvero Minichou, la bambolina tascabile
C'era una volta una bambolina di 19 cm, il cui nome è stato Minichou ma anche Pti'chou e Ptichou. Nata nel 1968, è stata prodotta e distribuita dalla francese GéGé fino al 1974. La testa aveva il marchio GéGé BL11. Esisteva un modello con testa e braccia articolate, con le gambe rigide attaccate al corpo, marcato CK12 Made in France e un modello successivo, con gambe articolate, marcato CL12 Made in France.
Il viso dalle guancie piene ed espressione imbronciata porta il segno di uno scultore che ha spesso lavorato con l'azienda francese (Dolly joufflue e Aloa ). Il corpo è decisamente infantile, con membra grassocce, braccia leggermente disgiunte dal corpo e mani con dita separate.
Ne vennero prodotti inizialmente sei modelli, che si moltiplicarono rapidamente, con diversi tipi di acconciature e colore di capelli, compresa la versione nera, e venduti in confezioni costituite da un cilindro trasparente, diventato poi - nel 72 - una scatola più vistosa e colorata. Minichou veniva proposta con una grande varietà di tenute: per il mare, la città, la pioggia, la notte, la neve...
E poi arrivia il 2007 e l'art director di Anteprima, Izumi Ogino, per festeggiare il quindicesimo anniversario dell'azienda "crea" Caco Cuco, una coppia di bamboline gemelle dai nomi improbabili e dalla storia ancora più strana: piccolissime, bevono l'acqua da una sorgente vicina alla loro casa e acquisiscono poteri molto speciali. Caco è in grado di rivedere gli eventi del passato, mentre Cuco è in grado di prevedere cosa accadrà nel futuro.
Potete leggere tutta la storia qui. Le bamboline sono testimonial tascabili dello stile Anteprima e vengono proposte come un nuovo oggetto di culto tra i doll collector-fashion victim, con il loro delizioso corredo di impermeabile, bikini floreale e, immancabile, la miniatura della borsa in filo metallico che caratterizza la collezione.
Tutto bello, bellissimo. La bambolina ha l'espressione impertinente e il suo corpo non proprio da top model contrasta ironicamente con lo stile sofisticato degli accessori.
Però perché questa la mistificazione sulle origine della bambola? Su tutti i blog e i siti viene proposta come una creazione originale di Izumi ma credo che le foto della bambola Minichou non lascino dubbi, sono identiche.
Che tristezza, il plagio.
le mie fonti per la storia di Minichou:
www.poupees-annees70
paramourdespoupees.xooit.fr
Il viso dalle guancie piene ed espressione imbronciata porta il segno di uno scultore che ha spesso lavorato con l'azienda francese (Dolly joufflue e Aloa ). Il corpo è decisamente infantile, con membra grassocce, braccia leggermente disgiunte dal corpo e mani con dita separate.
Ne vennero prodotti inizialmente sei modelli, che si moltiplicarono rapidamente, con diversi tipi di acconciature e colore di capelli, compresa la versione nera, e venduti in confezioni costituite da un cilindro trasparente, diventato poi - nel 72 - una scatola più vistosa e colorata. Minichou veniva proposta con una grande varietà di tenute: per il mare, la città, la pioggia, la notte, la neve...
E poi arrivia il 2007 e l'art director di Anteprima, Izumi Ogino, per festeggiare il quindicesimo anniversario dell'azienda "crea" Caco Cuco, una coppia di bamboline gemelle dai nomi improbabili e dalla storia ancora più strana: piccolissime, bevono l'acqua da una sorgente vicina alla loro casa e acquisiscono poteri molto speciali. Caco è in grado di rivedere gli eventi del passato, mentre Cuco è in grado di prevedere cosa accadrà nel futuro.
Potete leggere tutta la storia qui. Le bamboline sono testimonial tascabili dello stile Anteprima e vengono proposte come un nuovo oggetto di culto tra i doll collector-fashion victim, con il loro delizioso corredo di impermeabile, bikini floreale e, immancabile, la miniatura della borsa in filo metallico che caratterizza la collezione.
Tutto bello, bellissimo. La bambolina ha l'espressione impertinente e il suo corpo non proprio da top model contrasta ironicamente con lo stile sofisticato degli accessori.
Però perché questa la mistificazione sulle origine della bambola? Su tutti i blog e i siti viene proposta come una creazione originale di Izumi ma credo che le foto della bambola Minichou non lascino dubbi, sono identiche.
Che tristezza, il plagio.
le mie fonti per la storia di Minichou:
www.poupees-annees70
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