Domenica ho potuto ammirare finalmente l'arte pasticcera dei nostri doll artist. Il tema meringONE, all'apparenza facile e molto provocatorio, ha dato del filo da torcere e molti sono caduti, sopraffatti da pizzi e volant. Quello che mi è sembrato è che proprio l'ironia, implicita nel titolo, facesse difetto a molte delle creazioni presentate.
Ha vinto vinto la Blythe di Silviacat, sicuramente una bambola carina, versione rosa e golosa di Alice nel paese delle meraviglie, con l'abitino a quadretti vichy e il piedistallo decorati da piccola pasticceria e riccioli di panna. Però ecco le manca qualcosa, sarà che non amo molto il corpo
Pure Neemo - che toglie la caratteristica sproporzione alla capocciona, sarà che non trovo particolarmente originale il soggetto-alice ormai abusato, avrei voluto qualcosa di più eccessivo. Ecco forse ha il "difetto" di essere una bambola troppo equilibrata.
Al secondo posto si è classificata la bambola di Sara Corsellini, che concettualmente mi è piaciuta molto. Dando credito alla tradizione,
la meringa sarebbe figlia dell’amore. Un pasticciere originario di Meiringen, nell’Oberland bernese, avrebbe creato questo dolce per una principessa tanto ammirata quanto irraggiungibile. Sara ha realizzato la sua versione della principessa Leszczynski, nel momento in cui riceve il dolce omaggio: una esplosione di merletti, ruches e strass; biancho, rosa e oro: meringONA al 100% L'acconciatura è molto curata, come la costruzione del costume settecentesco, peccato solo per la qualità dei materiali e il diadema azzurro che proprio non ci sta.
Al terzo posto, per un soffio, la bellissima e sofisticata meringa di
Mario Paglino. Chiffon in diverse sfumature di grigio, dal ghiaccio al colore della cenere, tagliato al vivo per costruire una ampia gonna strati, un bustino drappeggiato aderente con una fascia che sale in diagonale a creare una unica manica. Una spilla di strass bianchi e rossi e nastri rosa decora la scollatura. L'acconciatura color platino è un vero trionfo rococò, da fare invidia a
Leonard parrucchiere di Maria Antonietta: altissima, gonfia e con riccioli perfetti.
Come nota dissacrante, lucine natalizie ad illuminare da sotto le gonne di questa aerea creatura.
Altre bambole sono state premiate dal presidente Antonio Russo, che con la solita generosità ha distribuito premi e complimenti a tutti i partecipanti. Il premio simpatia, quello della critica, il premio "provaci ancora Sam" per la bambola con meno voti e anche un premio per il primo partecipante maschio eterosessuale ad un contest di bambole.
Su quest'ultima motivazione avrei qualcosa da dire. Non solo non la condivido ma la trovo tristemente piena di pregiudizi, è come la festa delle donne. Sinceramente preferisco giudicare una bambola ooak bella o brutta indipendentemente dal genere e dalle scelte sessuali di chi l'ha realizzata.
Tra le bambole che invece non sono state premiate ne vorrei segnalare almeno tre che, in un modo o nell'altro si sono distinte ai miei occhi.
La bambola di Cristina Lemmi, che per la prima volta partecipa ad un contest e propone una principessa-sposa-combattente-nelnomedelsaccarosio. Anche qui, dagli giù con pizzi falpalà e boccoli biondi, ma a vincere su tutto è la faccia buffissima della bambola Rapunzel della Disney, debitamente rinforzata con ciglia lunghissime e foltissime. Irresistibile.
La bambola di Valeri Alfieri o meglio il bambolo. Un Ken acconciato con la cofana e decorato con fiocconi argentati su abito con gonnellona. Idea ottima anche se non esclusiva, visto che ce n'era anche un altro molto simile (non ricordo l'autore, help please) realizzata al 50% delle potenzialità.
Lantis-Kelly, due giovani ooaker che ha già dimostrato di avere un approccio originale ai temi dei contest, hanno realizzato una Fata Confetto in taglia maxi e molto aggressiva, nonostante l'abito di tulle e carmelle colorate. Al posto dei seni due candy cane prorompenti ed un viso dai lineamenti duri niente affatto rassicurante.
Per finire la mia personale interpretazione del tema, solo fotografica: Queen Meringa
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